Intramoenia, la festa che celebra le tradizioni di Altavilla Silentina, giunge quest’anno alla sua dodicesima edizione. L’evento, il cui nome significa proprio “tra le mura”, affonda le sue radici in una storia che ha visto, fin dal suo esordio, le antiche mura del borgo trasformarsi in un teatro a cielo aperto, intrecciando cultura, sapori e comunità.
Il percorso della festa inizia simbolicamente dalla porta di Susa, uno degli accessi storici al borgo antico di Altavilla Silentina, che conserva ancora oggi l’impronta medievale, ed è caratterizzato da case addossate, strette vie e scale che si intrecciano intorno al castello, costruito nell’XI secolo da Roberto il Guiscardo. In passato, il borgo era protetto da una cinta muraria con quattro porte: oltre alla porta di Susa a est, vi erano la porta Carina a sud, la porta di San Biagio a ovest e la porta Nuova a nord. Oggi sopravvive solo la torre accanto alla porta di Susa, trasformata in abitazione, ma le antiche mura continuano a custodire il fascino di un passato lontano.
Lungo il percorso dell’evento, i visitatori potranno immergersi in un itinerario fatto di strette vie, cantine accoglienti e sapori antichi. Le associazioni locali, in collaborazione con le attività del territorio e il popolo altavillese, prepareranno piatti tradizionali che raccontano una storia di usanze tramandate di generazione in generazione. La festa è un viaggio nei sensi: il gusto delle specialità locali si unisce agli odori delle antiche cucine, mentre musica e risate riempiono l’aria, creando un’atmosfera unica e coinvolgente.
Non mancano, lungo il tragitto, occasioni per scoprire il patrimonio storico e artistico del borgo. Come ad esempio la biblioteca comunale, che custodisce un suggestivo dipinto di Alfonso Mangone, celebre artista locale.
Poco distante, la piazza chiamata Antico Sedile racconta storie del passato, quando vi si tenevano i parlamenti pubblici del comune, con il singolare sistema di votazione tramite fave e ceci.
Sulla piazza si affaccia il sagrato della chiesa di Sant’Antonino, un edificio dal carattere unico che mescola elementi barocchi e rinascimentali. All’interno, il battistero in pietra dura e l’altare del Purgatorio, decorato con una tela del 1796 di Saverio Mottola, narrano secoli di storia e arte. Durante le serate della festa, questo luogo diventa uno dei principali punti di aggregazione, dove la musica popolare e le note degli artisti emergenti e non creano un’atmosfera vivace e conviviale, accompagnata da un buon bicchiere di vino!
Proseguendo, si giunge alla chiesa di San Biagio, menzionata storicamente già nel 1308 e ricostruita nel XVIII secolo. Il campanile, originariamente decorato con ceramiche pregiate, e una preziosa teca contenente il Braccio di San Biagio rendono questo luogo simbolo di fede e tradizione.
Intramoenia, inoltre, è resa speciale soprattutto dai giovani del paese, che ogni anno si uniscono con entusiasmo per organizzare e animare l’evento. Grazie al loro impegno costante e la loro voglia di fare, le strade del borgo si trasformano in un palcoscenico sotto il cielo, facendo sì che musica, danza e arte prendano vita, regalando un’esperienza indimenticabile ai visitatori.
Altavilla Silentina, con il suo intreccio di storia, tradizione e vivacità, invita a scoprire un luogo dove il passato si intreccia con il presente, e ogni angolo racconta una storia di bellezza e comunità.
Realizzato da: Eleonora Gargano.